Biostimolazione cutanea e rivitalizzazione
sono due metodiche di medicina estetica, simili nei risultati ma diverse per
quanto riguarda tempi e materiali usati.
La bio-stimolazione usa farmaci tipo il Placentex e il Dona in aggiunta con la lidocaina. La bio-stimolazione può essere utilizzata per tutto il corpo, associandola ad apparecchiature studiate appositamente per la medicina estetica. La rivitalizzazione ha come campo elettivo il viso e usa l’acido ialuronico come unica sostanza.
Come agiscono i trattamenti
Attraverso la biostimolazione si rallenta l’invecchiamento cutaneo
riportando la pelle a un aspetto più giovanile. Si tratta di una terapia che va
protratta per tutta la vita o comunque più a lungo possibile. Diviene così
possibile conferire alla pelle una nuova luminosità, una maggiore elasticità e
un normale turgore (generalmente al viso).
La biostimolazione come la rivitalizzazione avvengono per
mezzo di micro aghi attraverso i quali si somministrano farmaci sotto cute,
con lo scopo di riportare o stimolare la produzione di sostanze che con il
tempo normalmente si riducono portando all’invecchiamento della pelle, soprattutto nel viso e nel décolleté. Si tratta delle sostanze che contribuiscono
a conferire quell’aspetto tonico e luminoso tipico della gioventù: in
particolare i fibroblasti e quindi la fibrina, l’elastina, il collagene
e l’acido ialuronico responsabile dell’idratazione. La loro perdita o la riduzione
portano alla secchezza e alla comparsa di rughe.
Non si praticano le terapie che abbiamo visto in gravidanza
o in fase mestruale. Occorre inoltre evitare le zone con fragilità capillare o sottoposte
a terapia con antiaggreganti piastrinici o anticoagulanti, onde evitare
eventuali ecchimosi.
La frequenza dei trattamenti è: un trattamento ogni quindici giorni per due-quattro mesi, poi un trattamento di richiamo mensile.
La pagina del Dott. Salvadori, nostro convenzionato, sul sito web MutuaBVLG.it: https://www.mutuabvlg.it/convenzionati/S/33546
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