Le persone con ipoacusia da moderata a grave hanno
una probabilità fino a 5 volte maggiore di sviluppare demenza.
Secondo numerosi e importanti studi gli anziani, soprattutto uomini, con
ipoacusia hanno maggiori probabilità di sviluppare l’Alzheimer e la demenza,
rispetto a quelli con udito normale. Il rischio aumenta se l’ipoacusia di
una persona peggiora.
Come sono collegate l'ipoacusia e l'Alzheimer?
Ancora non è chiaro quale sia il sottile filo rosso che lega
queste due condizioni, ma ricerche recenti hanno dimostrato che non sentire
bene accelera l’invecchiamento del cervello, portando addirittura alla perdita
di materia grigia. Sforzarsi per capire suoni e voci, infatti, genera un forte
stress nel cervello e impoverisce quelle aree che sono legate al linguaggio
e alla memoria operativa, le stesse coinvolte nell’insorgenza
dell’Alzheimer.
Inoltre, i disturbi dell’udito possono condizionare la sfera
sociale, che a sua volta influenza il funzionamento cerebrale. Il Consiglio
Nazionale sull’Invecchiamento degli USA, in uno studio fatto su 2.300 adulti
con ipoacusia, ha riscontrato che le persone con perdita d’udito non trattata,
oltre ad andare incontro a un peggioramento, potevano manifestare una tendenza a
evitare le occasioni sociali, con vissuti di irritabilità, stress e
depressione. Quindi, se l’ipoacusia tende a isolare la persona, il cervello
risulta meno stimolato dalle interazioni con il mondo circostante, con un
maggiore rischio di declino cognitivo.
Gli apparecchi acustici possono essere d’aiuto?
Numerosi studi dimostrano che gli apparecchi acustici non solo migliorano l’udito di una persona, ma aiutano anche a preservarne l’indipendenza, le capacità mentali, la salute e la socialità. Una vita piena e felice mantiene attivo il cervello, contrastando il declino cognitivo. L’apparecchio acustico può giocare un ruolo importante anche per le persone già affette da una forma di demenza: uno studio dell’American Journal of Epidemiology ha rilevato che gli apparecchi acustici hanno rallentato il tasso di declino della memoria e migliorato la qualità della vita dei pazienti ipoacusici affetti da Alzheimer.
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