Luni è un Comune sparso della Provincia della Spezia, con
una storia affascinante: sembra che il suo nome abbia origini nell’antichità
romana. Il primo insediamento nacque nel 177 a.C. e, secondo una teoria, venne
consacrato alla dea Luna. Un’altra ipotesi vede invece “Luni” derivare da “Lun”
o “Luk”, un termine celto-ligure che indicava la palude: l’ambiente che
caratterizzava quel territorio, tanto da richiedere un’accurata opera di
bonifica.
Tuttora a Luni possiamo ammirare un’imponente eredità degli
antichi romani: l’Anfiteatro, che inizialmente si affacciava sul mare. Oggi, a
causa dei mutamenti della costa, si trova a circa 2 km dalle acque del Tirreno.
Gli elementi rimasti sono i sostegni delle gradinate. Lo scenario che si
presenta ai nostri occhi riesce comunque a evocare i fasti di un’opera unica,
un tempo in grado di ospitare circa 7000 spettatori e impreziosita da
decorazioni in marmo. La struttura massiccia riprende in versione ridotta
quella dei grandi anfiteatri e sembra che al suo interno si svolgessero
spettacoli con gladiatori.
Nel Museo Archeologico di Luni reperti e ricostruzioni ci
aiutano a evocare gli antichi splendori di questa opera sorprendente,
viaggiando nel tempo con la mente. Possiamo inoltre ammirare preziosi elementi quali
mosaici e capitelli finemente lavorati, testimonianze di una civiltà di grande
raffinatezza artistica.
Altra architettura di spicco ammantata dal fascino della
storia è la Torre di Guinigi, che venne edificata nel XV secolo, un tempo parte
di un castello con funzioni difensive. Trae il suo nome da Paolo Guinigi, il
signore di Lucca che nel 1404 annesse Luni ai suoi possedimenti. Si dice che
Guinigi portasse spesso la moglie Ilaria del Carretto e i figli sulla sommità
della torre, ad ammirare il vasto panorama.
A Luni ci accolgono quindi imponenti suggestioni di
epoche lontane, che svettano in un paesaggio verdeggiante ai piedi delle Alpi Apuane.
Una terra fertile, ben diversa dalle antiche paludi affrontate dai primi
colonizzatori romani: sono numerose le coltivazioni vinicole e olearie, alla
cui storia è dedicato un museo. Si tratta del Museo Etnografico, situato in
località Cannetolo nella sede di un frantoio ottocentesco, il Frantoio della
Colombara.
Olio e vino si abbinano a una ricca gastronomia lunigianese; una gita a Luni
può rappresentare un’occasione per gustarne i sapori. Tra i piatti di spicco
della tradizione troviamo i testaroli, losanghe di pasta condite con pesto o
altri sughi. Molto diffusi e apprezzati anche i panigacci, sottili focacce da
gustare con formaggi e salumi tipici.
Cultura, storia, natura e buona tavola: l’atmosfera di Luni, con il suo fascino
sospeso tra passato e presente, riesce indubbiamente a conquistare i sensi.
Immagine di copertina tratta da Wikipedia: Roccella~frwiki, CC BY-SA 4.0
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