Diamo il benvenuto al Dott. Matteo Vitale, ortopedico e
chirurgo con studio a Marina di Pietrasanta (LU), attivo anche all’Istituto
Clinico Humanitas di Milano. Ci parlerà della prevenzione e della cura dell’artrosi,
una patologia che può essere influenzata dallo stile di vita.
Dott. Vitale, quali abitudini quotidiane possono avere effetti negativi
sulle articolazioni?
Uno stile di vita sedentario può rivelarsi molto dannoso per la salute in
generale. Si tratta di una questione sempre più attuale, considerando che negli
ultimi due anni l’emergenza Covid-19 ha aumentato significativamente il
telelavoro modificando le abitudini di molte persone. Oltre a varie
problematiche di carattere generale, come disturbi di natura cardiocircolatoria
e metabolica, un aumentato rischio di obesità e diabete, trascorrere
troppo tempo seduti può contribuire allo sviluppo di dolori
articolari, cervicalgia e lombalgia. L’inattività inoltre può avere
effetti negativi sul tono posturale globale, aumentare la perdita
di massa ossea e quindi incrementare il rischio di osteoporosi,
nonché contribuire all’atrofia e alla perdita di massa muscolare. I
pericoli dell’inattività per l’organismo vanno contrastati adottando abitudini
corrette e uno stile di vita quanto più sano e attivo possibile, anche restando
tra le mura di casa.
C’è un legame tra l’eccessiva sedentarietà e l’artrosi?
Sì, l’inattività infatti porta all’irrigidimento delle stesse
articolazioni che non ricevono adeguate sollecitazioni (soprattutto anche,
ginocchia, caviglie ma anche la colonna vertebrale). Di
conseguenza si hanno un aumento del dolore, anche a riposo, e
difficoltà di movimento. Consideriamo poi che la sedentarietà,
come detto, è tra le principali cause di obesità, ulteriore grande
fattore di rischio per lo sviluppo di artrosi anche in giovane età.
Quali sono le articolazioni più colpite?
I distretti più colpiti dall'artrosi sono le ginocchia,
le anche, la colonna cervicale e lombare e
le piccole articolazioni delle mani.
Come prevenire queste problematiche nel quotidiano?
Tra gli aspetti dello stile di vita da considerare, dobbiamo sottolineare
l’importanza di una dieta equilibrata (con un adeguato
bilancio tra proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali) e dell’attività
motoria regolare. Manteniamo così il turnover proteico fisiologico e, di
conseguenza, una buona efficienza dell’apparato locomotore. Contribuiamo
alla salute dei muscoli, delle ossa (tendini inclusi) e delle articolazioni
(inclusi cartilagini e legamenti). Se vogliamo un semplice consiglio, basta
attenerci alle raccomandazioni
internazionali per la prevenzione delle patologie croniche: 30 minuti di
camminata al giorno a passo moderato-veloce (3-4000 passi al giorno). Qualora
questi accorgimenti non siano sufficienti ad alleviare i sintomi e a rallentare
l'evoluzione del quadro artrosico, quando i fenomeni degenerativi sono in fase
iniziale l'ortopedico può consigliare terapie
infiltrative o un percorso
di tipo conservativo, con terapie fisiche o fisioterapia per il rinforzo
muscolare e un piano di attività fisica.
Se invece il dolore è così forte da limitare anche movimenti semplici, come
allacciarsi le scarpe o salire in auto, si ricorre all'intervento di sostituzione protesica articolare.
Grazie all'evoluzione delle tecniche chirurgiche mininvasive e alle protesi
innovative, gli interventi si eseguono secondo protocolli chiamati "fast track" (percorso
veloce), che riducono i tempi di ricovero ospedaliero e di ritorno alla
quotidianità.
La pagina del Dott. Matteo Vitale, nostro convenzionato, su MutuaBVLG.it: https://www.mutuabvlg.it/convenzionati/S/33548
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