La tiroide è un organo piccolo ma molto importante perché regola i processi metabolici e il consumo di energia dell'intero organismo attraverso la produzione di due ormoni: la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3). Per la sintesi di questi ormoni è indispensabile lo iodio; un insufficiente apporto alimentare di tale elemento può indurre (soprattutto durante la gravidanza e l’infanzia) conseguenze sfavorevoli sullo sviluppo.
La tiroxina e la triiodotironina circolano nel sangue
legate a proteine di trasporto; solo piccole parti di esse che rimangono libere
(definite FT3 e FT4) possono svolgere la propria attività ormonale.
Un
ulteriore tipo di ormone, il TSH, secreto dall'ipofisi (una piccola ma
importante ghiandola alla base del cranio) stimola il funzionamento e la
crescita della tiroide.
I livelli di TSH nella
circolazione ci aiutano a individuare eventuali problematiche: quando la
tiroide funziona meno del necessario (“ipotiroidismo”) il TSH
è elevato; quando l’attività è eccessiva (“ipertiroidismo”) i
livelli del TSH si abbassano fino a divenire indosabili. Pertanto, l’eccesso di
ormoni tiroidei è caratterizzato negli esami di laboratorio da livelli di TSH
inferiori alla norma e da FT4 e FT3 elevati; al contrario, la carenza di ormoni
tiroidei viene dimostrata dalla presenza di alti valori di TSH unita a bassi
livelli di FT3 e FT4.
Un primo passaggio per
la prevenzione delle problematiche della tiroide è avvenuto nel 2005, con l’introduzione
del programma di iodoprofilassi nel nostro Paese. La Legge 55/2005 “Disposizioni
finalizzate alla prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie da carenza
iodica”, regola la vendita e l’utilizzo del sale iodato.
Il successo del
programma nazionale di iodoprofilassi, che si basa sull’uso di sale iodato, è
stato raggiunto nonostante negli ultimi anni si sia osservata in Italia
una riduzione di circa il 12% del consumo di sale nella popolazione, come
dimostrato da uno studio coordinato dall’ISS.
Il raggiungimento della
iodosufficienza certamente rappresenta un traguardo importante per la salute
pubblica. Tuttavia esso rappresenta solo un primo passo verso il consolidamento
di un programma nazionale di prevenzione. Sarà necessaria un’incisiva
azione di formazione sul tema, che sia rivolta non solo alle nuove
generazioni di medici, nutrizionisti e dietisti ma a tutta la popolazione, in
particolare a quella a rischio.
Allo stesso tempo è necessaria una più capillare e accurata azione di monitoraggio, soprattutto nei segmenti di popolazione a maggior rischio di iodocarenza, o per il controllo e la prevenzione secondaria in coloro che già hanno problemi di funzionalità tiroidea.
La pagina del Centro Medico Specialistico Versilia su MutuaBVLG.it: https://www.mutuabvlg.it/convenzionati/S/33684
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