BIGLIETTI GRATUITI RISERVATI AI SOCI MUTUA BVLG - PRENOTABILI ATTRAVERSO LA PROPRIA AREA RISERVATA ACCEDENDO A https://www.mutuabvlg.it/soci/eventi
APERTURA CLICK DAY: 06/11/2024
CHIUSURA CLICK DAY: 12/11/2024 o esaurimento scorte disponibili.
Numero totale biglietti disponibili: 8
Così ripartiti:
4 biglietti per la serata del 13 novembre 2024
4 biglietti per la serata del 14 novembre 2024
Il numero di biglietti riservato ad ogni socio ammonta a max 2 unità.
È possibile consultare il regolamento completo, dove sono riportate in dettaglio tutte le informazioni e le specifiche necessarie per la partecipazione ai Click Day. Al suo interno, troverete indicazioni precise su modalità di adesione, requisiti richiesti e termini di partecipazione, per un’esperienza chiara e trasparente.
IL GRANDE VUOTO:
Un racconto sulla famiglia e la memoria: Il grande vuoto esplora il lento dissolversi di una famiglia attraverso il dramma dell’Alzheimer, con una narrazione potente che riflette sulle nostre aspirazioni, sogni e fallimenti.
Una fusione di linguaggi teatrali e visivi: La regista Fabiana Iacozzilli utilizza il teatro di figura, video e riprese live per creare un’esperienza immersiva che porta in scena la fragilità e la forza umana.
Una drammaturgia ancorata alla realtà con una visione poetica: La scrittura di Iacozzilli, e della dramaturg Linda Dalisi, si confronta con tematiche profonde come la cura, la perdita e la memoria. Il testo è stato scritto a partire da interviste con il personale e gli utenti delle RSA.
Il grande vuoto è uno spettacolo di Fabiana Iacozzilli che esplora la vecchiaia, il vuoto e la memoria, traendo ispirazione dal Re Lear shakespeariano. La trama si focalizza su una madre, ex attrice colpita da una malattia neurodegenerativa, che perde progressivamente la memoria, ricordando solo un monologo del dramma shakespeariano. Questo decadimento riflette la dissoluzione della famiglia e il riempirsi della casa di ricordi. La narrazione si fonde con video e riprese live, offrendo uno sguardo poetico e doloroso sulla trasformazione del dolore in bellezza. Lo spettacolo è stato scritto a partire da interviste con i pazienti e il personale delle RSA.